Thursday, May 21, 2020

Step. 14


Draghi: «Euro è irreversibile. L’uscita non è prevista dai trattati»


"The Euro is Irreversible"
"Whatever it takes"   Mario Draghi
Londra il 26 luglio 2012



CONTESTO

"
Dal tardo 2009, crebbe, tra gli investitori, la paura riguardo a una crisi del debito degli Stati europei, che si intensificò all'inizio del 2010 e successivamente. A lato di prestiti eccessivi, i governi ebbero problemi a finanziare ulteriori deficit di bilancio e servizi pubblici, in presenza di alti livelli di debito. Tra i membri dell'Eurozona toccati dalla crisi vi furono Grecia, Irlanda, Italia, Spagna e Portogallo a cui si aggiungono anche alcuni paesi estranei all'eurozona.
La crisi emerse soprattutto in paesi in cui il deficit di bilancio e i debiti sovrani crebbero, con l'ampliamento dei differenziali di rendimento dei titoli (credit spread) e l'assicurazione di rischio sui credit default swap tra questi paesi e gli altri membri UE, per lo più la Germania.
Le preoccupazioni riguardo alla crescita del livello di debito dei governi hanno attraversato il mondo con un'ondata di declassamento del debito dei governi europei, con conseguente allarme nei mercati finanziari. Il 9 maggio 2010 i ministri dell'economia europei approvano il pacchetto di recupero di 750 miliardi di euro con l'obiettivo di assicurare la stabilità finanziaria in Europa creando il Fondo europeo di stabilità finanziaria (European Financial Stability Facility, in sigla EFSF).
Nell'ottobre 2011 i primi ministri dell'eurozona si incontrano a Bruxelles accordandosi su un pacchetto di misure progettate per prevenire il collasso, per debiti, delle economie dei membri. Ciò ha proposto di cancellare il 50% del debito greco di proprietà di creditori privati, incrementando il fondo EFSF di circa 1 000 miliardi di euro e richiedendo alle banche europee di raggiungere la capitalizzazione del 9%. Malgrado la crisi del debito in alcuni paesi dell'Eurozona, la moneta europea rimase stabile, mantenendo un potere di mercato leggermente migliore della moneta dei principali partner commerciali del blocco dell'euro rispetto all'inizio della crisi.
"                                                                           
Fonte: wikipedia

«Nei limiti del nostro mandato, la Bce è pronta a fare qualsiasi cosa per salvare l’euro. E credetemi, sarà abbastanza», disse Mario Draghi a Londra il 26 luglio 2012, nel mezzo della crisi del debito sovrano che rischiava di far saltare l’eurozona. E quel «qualsiasi cosa», cioè whatever it takes nel discorso pronunciato in inglese, è considerato il punto di svolta nella gestione della crisi del debito sovrano dell’eurozona. Questa dichiarazione, sostenuta dall’impegno - assunto in un successivo intervento del 6 settembre 2012 - ad acquistare un ammontare potenzialmente illimitato di titoli governativi in modo da garantire agli Stati la possibilità di finanziarsi tassi accettabili, è considerata la chiave di volta che ha permesso ai paesi più indebitati, tra cui l’Italia , di superare la crisi dello spread e ad impedire la frantumazione dell’euro.





Ulteriori fonti: cnbc
                         youtube2
                         corriere


No comments:

Post a Comment

Step. 24

RIASSUNTO Il termine Irreversibilità viene usato per la prima volta dal paleontologo belga Luois Dollo  che nel 1893 formula la Legge de...